Gli ultimi vent’anni hanno registrato un cambiamento radicale nel mondo del turismo.

Parallelamente all’avvento ed al consolidamento del web, anche il settore turistico ha dovuto fare i conti con una rivoluzione senza precedenti. Se qualche anno fa le ricerche, le prenotazioni ed il concept del viaggio venivano fatti seguendo guide turistiche cartecee, opinioni di amici o parenti o, al massimo, in agenzia di viaggi, oggi le cose sono cambiate profondamente: il turismo vive oggi grazie ad internet. Gli operatori turistici da una parte ed i turisti non possono più prescindere dal mondo del web. Ma andiamo per gradi.

Fonte: media.licdn.com

Secondo la definizione tecnica, il turismo è “il complesso della manifestazioni e delle organizzazioni relative a viaggi e soggiorni compiuti a scopo ricreativo o di istruzione” (Devoto, Oli, 2011). D’altro canto si potrebbe definire il turismo come un bisogno connaturato dell’uomo, forse uno dei più antichi: il viaggio, la ricerca di luoghi nuovi, la volontà di conoscere nuove culture, ecc., sono necessità che spingono l’essere umano a viaggiare fin dalla notte dei tempi. Si pensi per esempio alla letteratura: da Kerouac a Krakauer, per arrivare ai racconti fantastici di Jules Verne, da sempre si è pensato al viaggio come ad una necessità di evadere, di conoscere e di arricchirsi.

“On the road” Jack Kerouac

Grazie all’avvento di internet, dei siti dedicati al viaggio, delle applicazioni e delle recensioni online, il turismo ha acquistato ancora più vantaggi e fascino agli occhi dei consumatori. L’evoluzione dei mezzi di trasporto e l’aumento del tempo libero hanno permesso a sempre più persone di sperimentare il viaggio e non solo: l’accesso ad internet ha consentito loro anche di condividerlo con il web attraverso fotografie, video ed opinioni personali.

Proprio perché il turismo ad oggi risulta essere una delle attività che maggiormente incide sul PIL di uno Stato (in Italia l’impatto economico del turismo nel 2015 è stato stimato a 167,5 miliardi di euro. Fonte ENIT), ha contribuito a sviluppare nuove attività lavorative: un turismo che lavora sempre di più online non può prescindere dal Web Marketing.

Web Marketing: niente di nuovo si potrebbe pensare vista la prima funzione del marketing, ossia quella di essere il mezzo che permette ai consumatori di soddisfare i propri bisogni. Ma quando si tratta di turismo le cose si complicano e vi spieghiamo il perché.

Il mondo del turismo ha svariate sfaccettature: solo pensando alla diversificazione dell’offerta (hotel, b&b, appartamenti, campeggii, ecc) si può capire quante tipologie di turisti, e di conseguenza di bisogni, un marketer deve saper soddisfare. Un’infinità. Perciò qual è il miglior modo per fare web marketing turistico? Vediamolo insieme.

Font: webconfs.com

Il primo step è banalmente definito dalla capacità di farsi trovare dai clienti. Un hotel presente sul web e sui principali siti di ricerca (Booking.com, Expedia, Trivago e Tripadvisor) avrà maggiori possibilità di essere trovato dai consumatori. Un hotel che non è presente su internet, per quanto confortevole ed adatto alle esigenze dei clienti, se non possiede una presenza online solida, non ha motivo di esistere, e forse non esiste nemmeno. I siti specializzati ma anche Google (e Google Maps) sono ottimi strumenti per indicare la zona precisa in sui si trova una struttura turistica.

La parte più complicata del lavoro di web marketer per il turismo sta nel comprendere a pieno ciò che il cliente non solo vuole, ma anche si immagina. L’esperto di marketing del turismo infatti, non può prescindere dall’essere anche un designer dell’esperienza turistica. Quando parliamo di esperienza ci riferiamo così al nuovo modo di intendere il marketing, non più orientato al prodotto, bensì al servizio, ossia all’esperienza che il prodotto può e deve creare.

Il marketing turistico deve perciò fare leva sulla narrazione, ossia sullo Storytelling Esperenziale in grado di creare un’immaginario ricco di simboli che faranno di un semplice viaggio, l’esperienza più significativa della vita del consumatore (almeno fino al prossimo viaggio).

Fonte: internshipsdownunder.com

L’essenziale può essere riassunto in un breve elenco. Per fare un buon marketing territoriale è necessario:

  • consolidare la presenza online: sito web, social network, siti specializzati;

  • soddisfare bisogni ed esigenze del turista differenziando l’offerta;

  • sviluppare contenuti web accattivanti;

  • progettare esperienze dal forte valore emozionale;

  • narrare il viaggio attraverso lo storytelling;

Ad aggiungersi alle tecniche di marketing appena viste, si può fare un ulteriore passo in avanti ed introdurre il tema dell’intelligenza artificiale collegata al marketing.

Dal revenue management (gestione dei ricavi), che consente di massimizzare i profitti a fronte di un controllo integrato di capacità e prezzo, per arrivare alla previsione delle prenotazioni tramite AI. Grazie alla raccolta dei big data è possibile conoscere i bisogni e le abitudini dei consumatori e prevedere anche i loro spostamenti. Non si tratta di fantascienza, anzi, ma di sistemi che già vengono usati da tempo da piattaforme quali Booking.com o Skyscanner (che lavora tramite Alexa e Cortana) tramite i chat bot, programmi che simulano una conversazione tra robot ed essere umani. Tecnologie di questo tipo sono in grado di apportare notevoli benefici al mondo del turismo ed ai turisti stessi che potranno prenotare con minor stress ed avere anche un’anteprima virtuale del viaggio. Sistemi di questo tipo si possono applicare a qualsiasi settore turistico, dalle prenotazioni d’albergo a quelle dei voli o dei treni.

Fonte: browardairporttaxi.com

Quali saranno perciò i trend relativi al marketing turistico per il 2018? Ne parla Christa Badenhorst , marketing manager di Premier Hotels & Resorts:

  • La personalizzazione. Si tratta di una necessità che le strutture ricettive non devono sottovalutare: analizzare i dati dei consumatori, scegliere il target di riferimento consente di personalizzare le esperienze turistiche e differenziarsi dalla concorrenza.

  • Video. Secondo il Digital Marketing Institute il 51,9% dei professionisti del marketing di tutto il mondo affermano che il contenuto in grado di dare un maggiore ROI (return on investment) è proprio il video. Usare video consente di raccontare la propria storia in modo diretto, creando potenti relazioni con i consumatori.

  • App di messaggistica. Al mondo sono presenti più di 2,01 miliardi di persone che usano app di messaggistica quali Facebook Messenger, WhatsApp e Snapchat. Per i marketers si tratta di strumenti preziosi per dialogare con i consumatori, aumentare così la brand awareness, distribuire contenuti, fare pubblicità, offrire il customer service, ecc.

  • AI. Come già affermato in precedenza, l’intelligenza artificiale si sta facendo spazio anche nel mondo del marketing attraverso strumenti che consentano campagne pay-per-click, contenuti social suggestivi, esperienze altamente personalizzate, ecc. Secondo gli esperti, chi non abbraccerà i sistemi di AI, verrà automaticamente lasciato indietro.

  • Social media. Nel 2018 si prevede che piattaforme quali Instagram e LinkedIn diventeranno i social più importanti (ricerca di TrackMaven), in grado di creare un miglior engagement tra brand e consumatori.

Fonte: verveinnovation.com.au

Il turismo è destinato ad evolversi sempre di più in base all’evoluzioni delle tecnologie. Per questo motivo, è necessario dotarsi di tutti gli strumenti per rimanere al passo con i tempi e fornire al consumatore un’esperienza in grado di soddisfare i bisogni, ma soprattutto in linea con il nuovo comportamento del turista. Si è stimato infatti che i viaggiatori di oggi sono sempre più digital e social: le prenotazioni avvengono online (più del 91% dei consumatori acquista su piattaforme digitali), magari tramite smartphone o tablet e non prima di aver ricercato opinioni, foto e video del luogo di destinazione online.

Per tutte queste ragioni, il web marketing turistico diventa uno strumento necessario senza del quale gli operatori turistici non possono permettersi di essere competitivi sul mercato.

Fonti.

http://www.ninjamarketing.it/2016/06/02/digital-marketing-turistico/

http://www.ninjamarketing.it/2018/01/12/intelligenza-artificiale-bot-turismo/

https://www.fin24.com/Companies/TravelAndLeisure/tourism-marketing-trends-to-tap-in-2018-20171224