Il sito web.

Questa piattaforma digitale che circa 20 anni fa sembrava irraggiungibile per tutti coloro che non potevano permettersi un PC e tantomeno una connessione internet, oggi è considerata uno strumento necessario per la propria azienda. Che si tratti di un industria manifatturiera, di un negozio o di un’agenzia che fornisce servizi, il sito web rappresenta il giusto mezzo per completare un percorso produttivo (nel caso delle industrie) o iniziarne uno nuovo (nel caso delle aziende che erogano servizi).

L’era che stiamo vivendo è sempre più definita da una Digital Disruption, ossia dal fenomeno caratterizzato da un’innovazione che origina una nuova tecnologia in grado di cambiare un’attività o addirittura un mercato intero. Il termine fu definito da Clayton M. Christensen all’interno del suo primo e più importante libro: The Innovator’s Dilemma. Il saggio presentò per la prima volta la teoria della disruptive innovation che viene definita come un prodotto o un servizio pensato per un nuovo set di consumatori. Secondo Christensen:

“Generally, disruptive innovations were technologically straightforward, consisting of off-the-shelf components put together in a product architecture that was often simpler than prior approaches. They offered less of what customers in established markets wanted and so could rarely be initially employed there. They offered a different package of attributes valued only in emerging markets remote from, and unimportant to, the mainstream.”

(The innovator’s dilemma: when new technologies cause great firms to fail, Clayton M. Christensen)

Perciò quando si parla di Digital Disruption bisogna tenere a mente il cambiamento: è infatti tramite l’innovazione che il mercato si evolve e offre al consumatore nuovi modelli di business digitale, archiviando quelli che invece non sono più al passo con i tempi. Nel mondo industriale, la Digital Disruption non può non essere associata a settori quali i Big Data, Analytics, Cognitive Computing ed, ovviamente, IoT. Ma perché collegare l’IoT ad un discorso che riguarda il sito web? Semplice. Negli ultimi anni il mondo informatico è stato protagonista di grandi innovazioni digitali che hanno cambiato profondamente il modo di comunicare, lavorare e condividere sul Web: al centro di questa evoluzione, anche il sito internet che, implementato con i social, le piattaforme di riproduzione di video (YouTube) e di condivisione di foto (Instagram), ha acquisito un ruolo centrale nel processo di digitalizzazione delle aziende.

In Italia, tuttavia, sono ancora molte le realtà che non credono che un’avanguardia digitale possa fare la differenza e questo comporta un notevole ritardo anche per quanto riguarda l’implementazione delle tecnologie IoT nelle industrie. Di conseguenza, il giusto punto di partenza per entrare nell’era digitale, è partire dal basso, ossia da un buon sito web.

Quando si decide di costruire un sito efficace, ci sono alcuni parametri da tenere a mente:

  • La STRUTTURA è essenziale: l’organizzazione dei contenuti deve essere ordinata ed intuitiva per permettere una navigazione efficace.

  • La HOME PAGE è la prima vetrina che i visitatori vedranno perciò deve indicare qual è l’essenza dell’azienda e perché è differente dalla concorrenza.

  • I CONTENUTI devono essere interessanti e leggibili, ma soprattutto professionali.

  • Per garantire un buon POSIZIONAMENTO sui motori di ricerca il sito deve contenere titoli, parole chiave, tag, metatag, immagini, pertinenza, link, metadescription, e rispondere a criteri di portabilità su diversi browser e dispositivi.

  • Un buon sito deve essere RESPONSIVE, ossia in grado di adattarsi graficamente in modo automatico a tutti i dispositivi.

  • L’integrazione con i SOCIAL NETWORK o con altri strumenti (come le e-mail) lo renderà più interattivo ed in grado di rispondere alle varie esigenze dei visitatori.

making-websites

Making a website

Da una giusta organizzazione del sito derivano poi diversi vantaggi: primo fra tutti il posizionamento sui motori di ricerca. Utilizzare i giusti criteri di usabilità e di ottimizzazione nonché l’uso di tecniche quali il Black Hat SEO ed il White hat SEO, permettono al sito di risultare così interessante agli occhi del visitatore e raggiungere un posizionamento ottimale nei motori di ricerca. A differenza degli anni Novanta dove si giocava tutto sull’inserimento di keywords, ad oggi più un sito internet è ricco di testi originali e di immagini, più attira l’attenzione degli strumenti usati da Google (vd. Analytics).

Sebbene possa sembrare all’apparenza semplice, la costruzione ed il mantenimento efficiente di un sito web non sono operazioni da prendere sotto gamba ma richiedono il tocco di un esperto. Secondo Ilya Pozin, collaboratore di Forbes, molte persone ancora non sanno come pianificare un sito web e visto e considerato che quando si parla di siti è come riferirsi ad una vetrina, sbagliare anche il minimo dettaglio potrebbe farla pagare cara alla vostra azienda.

Per questo motivo, Pozin ha risposto alle seguenti 5 domande con l’obiettivo di delineare il giusto approccio:

  1. Quali sono le tecniche di marketing usate per attirare i visitatori sul tuo sito? Ogni azienda deve usare tecniche di marketing specifiche in base alla tipologia ed ai prodotti con l’obiettivo di scegliere quelle che hanno un minor costo per acquisizione.

  2. A chi si riferisce il tuo sito? La strategia giusta è quella di selezionare un target e non cercare di raggiungere ed accontentare tutti. Bisogna focalizzarsi su coloro che potranno ricevere un beneficio dalle vostre caratteristiche.

  3. Quali sono le domande che si pongono i miei visitatori e come posso aiutarli? Per prima cosa è necessario rispondere alle domande ancora prima che vengano poste, questo è possibile solo attraverso la giusta organizzazione delle pagine e degli spazi. Se un visitatore che entra nel sito trova subito quello di cui aveva bisogno, capisce di essere nel posto giusto e sceglierà i vostri prodotti/servizi piuttosto che quelli della concorrenza.

  4. Cosa vuoi che facciano i tuoi visitatori? Una telefonata, una mail, una registrazione oppure un acquisto dal vostro e-commerce? Un grande sito è capace di indirizzare i suoi visitatori lì dove vogliono arrivare senza pensarci troppo o incappare in perdite di tempo. Essere chiari e concisi è la via giusta!

  5. Come i visitatori vogliono rimanere in contatto con la mia azienda? La cosa da tenere a mente sempre è il fatto che su 100 visitatori, probabilmente solo 1 vorrà davvero entrare in contatto con voi. Perciò, la strategia migliore per creare un bacino di utenti, è capire attraverso quali canali essi vogliono essere raggiunti: grazie ai social network, oggi è infatti possibile instaurare rapporti duraturi grazie allo stile giovanile ed immediato che piattaforme quali Facebook, Twitter ed Instagram offrono ai propri utenti. Creare dei canali diversi per tipologie di utenti risulta perciò la scelta vincente per tradurre un semplice visitatore in un cliente.

Web Project

Web Project Picture by Forbes

Di conseguenza, la creazione di un buon sito web diventa una necessità per tutte quelle aziende che desiderano aprirsi ai nuovi mercati digitali e raggiungere così un bacino di utenti, e potenziali clienti, più ampio. Per rendere ancora di più l’idea, si può paragonare un sito internet alla propria casa: un ambiente dotato di tutte le necessità e dal design unico non solo migliorerà la propria vita, ma sarà anche a prova di ospite. Lo stesso discorso vale per la propria azienda: un incontro in uno spazio web spoglio e freddo non convincerà il visitatore a divenire un cliente, ma anzi lo porterà in spazi concorrenti. Così facendo, la vostra azienda non solo perderà un potenziale cliente, ma anche un surplus economico.

Il sito internet è il riflesso della vostra azienda, l’immagine di voi che date ai clienti. Un buon sito web perciò non è una scelta secondaria, bensì l’obiettivo principale per tutte le aziende che vogliono e devono entrare di diritto nell’era digitale, beneficiandone dei risultati.

Fonti:

http://www.forbes.com/sites/ilyapozin/2012/02/27/5-steps-to-a-great-website/#7569616b2dd0

https://en.wikipedia.org/wiki/Main_Page