Il metodo di comunicazione che prevede la scrittura è probabilmente quello che negli ultimi decenni ha subito i cambiamenti più radicali. Senza dover partire per forza dal meccanismo postale usato dagli antichi romani, possiamo affermare che le lettere, divenute oggi email, costituiscono uno dei canali comunicativi più usati, soprattutto in campo lavorativo.

Secondo MagNews infatti, gli italiani possiedono 71 milioni di indirizzi di posta elettronica e ricevono quasi un miliardo di mail al giorno: questi dati ci dicono che non solo le mail ricoprono un ruolo centrale nelle nostre vite, ma che nonostante l’avvento del mobile e delle app di messaggistica, continuano ad essere fondamentali per le persone e per le aziende.

Fonte: CLN Solution

Uno degli strumenti collegati alle email che continua ad avere un peso notevole nelle attività lavorative è costituito dalle newsletter. Se ci pensiamo, ognuno di noi è iscritto a qualche newsletter: che sia di moda, motori, musica o film, la newsletter rappresenta il modo per rimanere sempre aggiornato sulle novità di settore ma soprattutto rispecchia la volontà di far parte di una community.

Si è stimato infatti che le email contenenti promozioni, sconti o informazioni su viaggi e turismo costituiscono i contatti più frequenti tra aziende e consumatori. Anche differenziando gli interessi in base al genere (le donne propendono per la moda mentre gli uomini per i motori), il risultato non cambia: le newsletter forniscono un sistema di informazione, di promemoria e stimolano il consumatore ad interessarsi verso contenuti di cui ha interesse.

Per tutti questi motivi, la newsletter è uno strumento di cui tutte le aziende, anche di piccole-medie dimensioni, dovrebbero dotarsi per ampliare il proprio bacino di potenziali consumatori e fidelizzare i clienti.

Fonte: federicamacri.com

Ma affinché risulti un canale efficace e non una serie di email che finiranno nella casella spam, la newsletter va strutturata secondo determinati canoni che la renderanno così interessante ed utile agli occhi di chi la legge.

Per prima cosa, quando si tratta con le newsletter è bene tenere a mente il pubblico di riferimento: le mail andranno infatti scritte appositamente per il vostro target che ricevendo un trattamento su misura, aumenterà la fedeltà nei vostri confronti.

La newsletter deve prima di tutto rispondere ad un esigenza, quella informativa: aiutarsi rispondendo alle famose 5 W (who, where, when, what, why) darà alla vostra mail dei validi motivi per essere aperta e non cestinata.

La newsletter non è un articolo o un racconto ma una mail informativa che deve trattare più argomenti: inserendo più sezioni ben diversificate tra loro, il destinatario potrà così informarsi su più aspetti e venire a conoscenza di prodotti e/o servizi di cui ha bisogno.

Come qualsiasi altro strumento di marketing perciò, anche la newsletter può essere un’arma a doppio taglio. Per questo motivo, vogliamo indicarvi dei semplici trucchi per far si che le vostre mail vengano aperte e lette con interesse. Secondo Roberta Ronsenberg, la “killer-mail” deve possedere le seguenti caratteristiche:

  1. Un oggetto breve e conciso. Dimenticatevi le frasi fiume ed imparate ad andare direttamente al punto. Un oggetto chiaro e che va direttamente al succo della questione non solo invoglierà il destinatario ad aprire la mail, ma aumenterà anche la brand awareness.

  2. Porre una domanda. L’oggetto non deve solo essere conciso, ma porre all’attenzione del consumatore una domanda o richiesta, che lo invoglierà a rispondere aprendo la mail. Deadline, sconti e promozioni, last-minute sono sono alcuni di questi esempi.

  3. Deve incuriosire. Nonostante la mail abbia uno scopo informativo, tuttavia non deve semplicemente descrivere un prodotto/servizio, ma spiegarne i benefici. Così facendo si acquisirà l’attenzione del consumatore che, spinto dalla curiosità, aprirà la mail.

  4. Il design è essenziale. Attenzione però a non distogliere l’attenzione dal messaggio inserendo troppe distrazioni. Il concept dovrà fare da supporto e da contorno al vostro messaggio, invogliando il destinatario a saperne di più. Call to action ed icone social sono un ottimo punto di partenza.

  5. La call to action è il segreto della newsletter. Concentrati sul prodotto/servizio che vuoi vendere ed invoglia il consumatore a volerne sapere di più. Le call to action sono lo strumento perfetto per portare i lettori al tuo sito internet.

Fonte: Fare Digital Media

Dotarsi di una newsletter e di conseguenza di una strategia di email marketing, costituisce così un modo semplice ed efficace per mettersi in contatto con il proprio pubblico ed allo stesso tempo ampliarlo. Poi chissà, qualcuno potrebbe rispondere alla vostra posta!